Enrico VIII (28 giugno 1491–28 gennaio 1547) è stato re d'Inghilterra e
signore d'Irlanda (in seguito re d'Irlanda) dal 22 aprile 1509 fino alla morte. Fu il secondo monarca della dinastia dei Tudor, essendo succeduto al padre Enrico VII d'Inghilterra. È famoso per essersi sposato sei volte e aver detenuto il potere più assoluto tra tutti i Re britannici. Durante il suo regno ebbe luogo la rottura con la Chiesa cattolica e la nascita della Chiesa d'Inghilterra, lo scioglimento dei monasteri e l'unione dell' Inghilterra col Galles.
Durante il regno di Enrico VIII vennero promulgate numerose ed importanti leggi. Tra le quali quelle che hanno sentenziato la rottura tra la Chiesa Cattolica Romana e la nuova Chiesa Inglese portando il re Enrico a capo della chiesa d'Inghilterra; gli
"Acts of Union" emessi tra il 1536 ed il 1543 (che hanno unito l'Inghilterra ed il Galles in una nazione), il Buggery Act 1533 — la prima legge contro la sodomia in Inghilterra — e il Witchcraft Act del 1542
— che puniva con la morte "l'invocazione o l'evocazione dello spirito diabolico".
Enrico è noto per essere stato un avido scommettitore e giocatore di dadi. In gioventù eccelleva nello sport, in particolare nel "tennis reale". Era inoltre un abile musicista completo: secondo una diffusa leggenda, priva di ogni riscontro, avrebbe scritto la famosa canzone popolare "Greensleeves". Inoltre promosse la costruzione ed il miglioramento di parecchi edifici significativi, incluso il King's College a Cambridge, la Christ Church ad Oxford, il palazzo di Hampton Court, il palazzo di Nonsuch e l'Abbazia di Westminster.
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In tempi moderni, Enrico VIII è diventato uno dei re storici più popolari della monarchia inglese. Ciò principalmente si basa sulla percezione comune di una personalità maggiore di quella reale, come una buona forchetta, un bon vivant amante delle donne, il che a sua volta è basato su storie piuttosto esagerate o apocrife della sua vita. Nel 2002, Enrico VIII si è piazzato quarantesimo in un sondaggio patrocinato dalla BBC sui 100 britannici più grandi.
Enrico VIII è il soggetto di un'opera di ambientazione storica di William Shakespeare,
Enrico VIII (opera teatrale). L'opera, tuttavia, non è stata mai una di quelle più popolari di Shakespeare. Stranamente, era
l'Enrico VIII che si stava rappresentando il 29 giugno 1613 quando si incendiò il Globe
Theatre.
Ci sono state molte pellicole su Enrico e la sua corte. Le due che meritano di essere citate sono
Le sei mogli di Enrico VIII
(The Private Life of Henry VIII) del (1933), con Charles Laughton, le cui prestazioni gli hanno guadagnato un Premio Oscar come miglior attore, e
The Six Wives of Henry
VIII, una serie televisiva prodotta dalla BBC con Keith Michell. Richard Burton ha avuto una nomination per un premio Oscar per la sua interpretazione di Enrico di fronte ad un'Anna Bolena interpretata da Genevieve Bujold nel film
Anne of the Thousand Days - Anna dei mille giorni, premio Oscar nel 1969.
Un Enrico interpretato da Robert Shaw inoltre appare come uno dei personaggi principali in un film multi-premiato sulla vita di Tommaso Moro,
Un uomo per tutte le stagioni
(A Man for All Seasons) del 1966, basato su un'opera di Robert Bolt dello stesso titolo. Nel 1988 ne è stato girato un
remake diretto da Charlton
Heston. ...
In un episodio della sitcom americana degli anni 60 Vita da strega
(Bewitched), Samantha Stevens cercava di evitare le attenzioni di Enrico desideroso di renderla la sua moglie seguente. Sid James ha interpretato Enrico nel film
Carry On Henry (1970), che ha ritratto il rapporto fra il re e due mogli fittizie ("Marie di Normandia "e" Bettina ", una cortigiana).
... La vita di Enrico è stato l'argomento di un famoso ma inesatto episodio dei
Simpsons 2004, in cui Homer Simpson interpreta il ruolo del re.
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