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LE FILMOGRAFIE: DANTE AL CINEMA
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I film in ordine cronologico, pagina 1
Dante nella cinematografia |
... è dagli albori del muto che la componente kolossalistica, i potenziali "effetti speciali", insomma una sorta di "sindrome da Cabiria" tenta fortemente i cineasti. Si può ragionevolmente affermare che L'Inferno di Giuseppe De Liguoro, Francesco Bertolini e Adolfo Padovan, nel lontanissimo 1911, con i suoi tre anni di lavorazione, le 150 persone coinvolte, il budget considerevolissimo e le ambizioni spettacolari, visionarie, costituisca ancor oggi, a quasi un secolo di distanza, lo sforzo più cospicuo posto in atto dal cinema sul capolavoro fondante della letteratura italiana. Tra l'altro si trattò del primo lungometraggio del cinema italiano, la fotografia di Emilio Roncarolo s'ispirava direttamente alle illustrazioni di Dorè, e il dispiego di mezzi tecnici utilizzati per raffigurare demoni e peccatori era avveniristico: da segnalare anche la risonorizzazione effettuata sul film dal gruppo tedesco dei Tangerine Dream, specializzato in elettronica e colonne sonore fantasy. Il periodo muto annovera anche una Beatrice d'ispirazione dantesca (1919, regia Herbert Brenon) con la diva dell'epoca Francesca Bertini, e un horror americano, Dante's Inferno del '24, diretto da Henry Otto e scritto da Edmound Goulding, uno dei registi della Garbo, dove s'immagina che un avido e spietato uomo d'affari, giustiziato per aver spinto al suicidio una sua vittima, finisca agli inferi tormentato per l'eternità da demoni insaziabili. È solo il primo di una serie di titoli in cui lo sfondo "infernale" (il Purgatorio e il Paradiso attraggono poco, anzi per niente, la settima arte) serve da trait-d'union metafisico, metaforico e ammonitore con la contemporaneità, oppure da sfondo puramente fantasy: quest'ultimo è il caso del rutilante peplum Maciste all'inferno di Guido Brignone (1925), con il leggendario Bartolomeo Pagano. Ma ad essere ricordato è soprattutto un nuovo Dante's Inferno (uscito in Italia come La nave di Satana), stavolta sonoro (1935), a firma dell'americano Harry Lachman, protagonisti Spencer Tracy, Claire Trevor e la semiesordiente Rita Cansino (Hayworth), dove Tracy è l'ambizioso e privo di scrupoli gestore di una serie di attrazioni da luna-park (fra le quali un Inferno dantesco nuovamente ispirato a Dorè) che finiranno però immolate in un incendio purificatore e redentore. Naturalmente nei decenni successivi il testo dantesco è sottoposto anche ad esperimenti-monologhi di varia natura, come il corto di Rosa von Praunheim Samuel Beckett o il curioso Rosso dei Kaurismäki Brothers, sino alla miniserie inglese A TV Dante dell'89, che reca la firma collettiva di Tom Phillips, Raoul Ruiz ma soprattutto di Peter Greenaway, il carismatico, contorto, labirintico, multidisciplinare e spesso insopportabile autore de "I misteri del giardino di Compton House" e "Il ventre dell'architetto". Il lavoro di Greenaway affronta i primi otto canti dell'Inferno in un caleidoscopio stilistico dove s'intersecano parti monologanti in primo piano, allegorie, numerologie, materiali d'archivio, eleganti nudi e riferimenti pittorici: i ruoli di Dante, Virgilio e Beatrice sono affidati rispettivamente a Bob Peck, John Gielgud e Joanna Whalley-Kilmer, e l'insieme rappresenta forse il più ambizioso (ancorché puntualmente fallito) tentativo di raccordare la fascinazione simbolistica del verso dantesco con l'infinito e inestricabile intrico di "segni" che popolano il morboso immaginario dell'autore inglese. Il 2007 dovrebbe riservarci due nuovi Dante's Inferno: quello dell'americano Sean Meredith, scritto insieme a Sandow Birk e Paul Zaloom, una tragicommedia scoppiettante per le strade d'America popolate da reprobi d'ogni risma, politici, vip, papi e quant'altro, sotto la guida della voce di Dante (Dermot Mulroney) e di Virgilio (James Cromwell). E l'altro progetto, stesso titolo (poca fantasia, evidentemente), attualmente in produzione, del newyorkese di Brooklyn Armand Mastroianni, scritto da Dino Di Durante con Giancarlo Sacripanti nel ruolo del Sommo Poeta alla ricerca dell'amore perfetto per la sua Beatrice e inviato da Dio in missione attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso per "riferire" le sue esperienze con la razza umana... Impossibile non annotare, in mezzo a tanto convenzionale naturalismo e facili simbologie, l'ironia sublime di A Divina Comédia di Manoel de Oliveira (1991), che naturalmente di Dante non ha nulla se non... lo sguardo superiore e sornionamente inflessibile sul mondo e sull'umanità. Palcoscenico non tanto della "Divina Commedia" quanto di una commedia divinamente rappresentata... |
(articolo da novars.info/pressoffice, pagina del Gazzettino on Line) |
Il comico infernale |
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(dalla voce Cinema di Alfredo Barbina dell’Enciclopedia dantesca Treccani) |
1907, USA |
Francesca
da Rimini
(Two Brothers) |
di William V. Ranous | |
1908, ITALIA | Il Conte Ugolino | di Giuseppe de Liguoro | |
1908, ITALIA | di Mario Marais | ||
1908, ITALIA | Pia de' Tolomei | di Mario Caserini | |
1909, ITALIA | Il Conte Ugolino | di Giovanni Pastrone | |
1909, ITALIA | Francesca da Rimini | di Ugo Folena | |
1910, USA | Francesca da Rimini | di Stuart Blackton | |
1910, ITALIA | Guelfi e ghibellini (Wanda Soldanieri) | di Mario Caserini | |
1910, ITALIA | Pia de' Tolomei | di Gerolamo Lo Savio | |
1911, ITALIA | Aminta
(Il Purgatorio)
(Il Purgatorio) |
di Giuseppe Berardi | |
1911, ITALIA | L'Inferno (I) | di Giuseppe Berardi, Arturo Busnengo | |
1911, ITALIA | L'Inferno (II) | di Giuseppe De Liguoro, Adolfo Padovan, Francesco Bertolini | |
1911, ITALIA | Il Paradiso-Visioni Dantesche | di Giovanni Pettine | |
1912, ITALIA | Dante's Inferno | di Giuseppe de Liguoro | |
1913, ITALIA | Dante e Beatrice | di Mario Caserini | |
1917, ITALIA | Amor ch'a nullo amato | di Eduardo D’Accurso | |
1919, ITALIA | Beatrice | di Herbert Brenon | |
1919, ITALIA | La bocca mi baciò tutto tremante | di Ubaldo Maria Del Colle | |
1920, AUSTRIA |
Inferno (Das Spiel mit dem Teufer) |
di Paul Czinner | |
1921, ITALIA | La mirabile visione | di Caramba (Luigi Sapelli) | |
1921, ITALIA | Pia de' Tolomei | di Giovanni Zannini | |
1922, ITALIA | Dante nella vita e nei tempi suoi | di Domenico Gaido | |
1922, ITALIA | di Mario Volpe e Carlo Dalbani | ||
1924, USA | Dante's Inferno | di Henry Otto | |
1926, ITALIA | Francesca da Rimini | di Aldo De Benedetti | |
1926, ITALIA | Maciste all'Inferno | di Amleto Palermi | |
1928, USA | La
legge dell'amore
(Drums of Love) |
di D.W. Griffith | |
1935, USA | La
nave di Satana
(Dante's Inferno) |
di Harry Lachman |