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La morte vivante
1982, regia di Jean Rollin
Scheda: Nazione: Francia - Produzione: Films A.B.C. - Distribuzione: Astro Distribution, Redemption, Salvation - Soggetto: Jacques Ralf, Jean Rollin - Sceneggiatura: Jacques Ralf, Jean Rollin - Fotografia: Max Monteillet - Montaggio: Janette Kronegger - Costumi: Christine Delbeco - Musiche: Philippe d'Aram - Effetti speciali: Benoît Lestang - Formato: Color - Durata: 85'.
Cast:
Françoise Blanchard,
Marina Pierro, Mike Marshall, Carina Barone,
Fanny Magier,
Patricia Besnard-Rousseau,
Jean-Pierre Bouyxou,
Jean Berel,
Sandrine Morel,
Véronique Carpentier,
Jean Cherlian,
Delphine Lapointe,
Jacques Marbeuf,
Lise Overman,
Alain Petit,
Véronique Pinson,
Laurence Royer,
Sam Selsky,
Dominique Treillou.
Trama e commenti: davinotti.com - fascinationcinema.blog.tiscali.it: «Surrealismo e simbologia oscura, minimale quanto efficace, reiterati con totale convinzione attraverso una serie di opere la cui poesia sembra trapelare già dal titolo: Le viol du vampire (1967), La vampire nue (1969), Le frisson des vampires (1970), Requiem pour un vampire (1971)... Rollin ha saputo girare, sempre sotto budget terribilmente risicati, visioni sensibili ed indecifrabili su una realtà incredibilmente prossima eppure irraggiungibile, liminale. "Gli effetti di un gas radioattivo riportano in vita una giovane precocemente defunta. Ma il suo ritorno è condizionato da un'insolita sete di sangue, che verrà saziata grazie alla complicità di un'amica solidale e perversa" (Davinotti.com). Tornano ossessivi i temi cari al geniale regista francese: lo stato di non-morte come sublimazione del mistero della vita, le "fanciulle speculari" (una bionda una bruna, una decisa una fragile...), la natura incontaminata, le location evocative di un medioevo affascinante e glorioso. Se Françoise Blanchard è perfetta nel ruolo della decadente vampira Catherine ed il gusto per gli spazi è fortemente d'atmosfera, è tuttavia opportuno evidenziare come il film difetti di un corpus narrativo (tutta la parte centrale) segnato da eccessive lungaggini meditative, che mal si accompagnano ad un prologo riuscito e ad una conclusione molto ispirata ed emozionante. Rollin però conferma appieno il suo talento, soprattutto quando dimostra di saper spiazzare qualsiasi aspettativa con scene di infinita dolcezza a seguito di violente evirazioni oculari. è la sua grandezza: una sensibilità non comune fatta di colori chiarissimi o scuri come la pece».
Plot Summary, Synopsis, Review: IMDb - vampyres-online.com - moria.co.nz - taliesinttlg.blogspot.com - sexgoremutants.co.uk - eofftv.com - requiemforjeanrollin.blogspot.com - dvdbeaver.com - cultreviews.com - rottentomatoes.com - flixster.com - encore-films.com - xploitedcinema.com - cinemafantastique.net - allmovie.com: «Jean Rollin, the French filmmaker who has earned a potent cult following for his unique blend of eroticism and horror, directed this disturbing tale of a woman who has come back from the dead. When the grave of Catherine (Francoise Blanchard) is disturbed by an earthquake and fouled by a chemical spill, the young woman, not long deceased, rises from her tomb with a taste for blood and a desire to return to the home where she grew up. Catherine finds herself drawn to Helene (Marina Pierro), who became her "blood sister" as a child. Similarly, Helene feels compelled to help her old friend, and as they are drawn closer together, Helene finds young women to satisfy Catherine's ever-increasing lust for blood and flesh. La Morte Vivante was released in English-speaking countries as The Living Dead Girl» (Mark Deming).
Approfondimenti: Movie Review
Conosciuto anche con i titoli: The Living Dead Girl; Lady Dracula; Scare; Zombie Queen; La muerta viviente.