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Dark Town
2004, regia di Desi Scarpone
Scheda: Nazione: USA - Produzione: Orloc Productions, Peninsula Films - Distribuzione: Lions Gate Films Home Entertainment, Millennium Storm, Transformer, e-m-s the DVD-Company, Dream Entertainment - Soggetto: David Birke - Sceneggiatura: David Birke - Fotografia: Adam Tash - Montaggio: Desi Scarpone - Art Director: J.K. Gibson - Costumi: Stacy Stagnaro - Musiche: Mark Fontana, Erik Godal - Formato: Color - Durata: 88'.
Cast: Janet Martin, Delpano Wills, Meghan Rose Stansfield, Joel King, Alison Dian Miller, Sarah Horvath, Kobina Wright, Claire Mills, Curtis Nysmith, Derrick Wayne Smith, Gene Samuel, T'Shaun Barrett, Ariana Fronti, Noah Knight, Lanre Idewu, Leonard O. Turner, Siaka Harding, Jessamyn Dodd, Khos Sakhi, Nader Balbigy, J.K. Gibson, Troy W. Carrington, Marcus Lomas, Keith Eckert, Igor.
Trama e commenti:
zetamovies.org: «Se l'immortalità è uno dei
più reconditi desideri umani, l'eternità trascorsa in compagnia della famiglia
Armstrong sarebbe di certo una pena degna del contrappasso dantesco. I simpatici
componenti di questa genìa sono i protagonisti dell'opera della cineasta
Scarpone Desi, insopportabile tormento lungo 80 minuti. La prima porzione della
pellicola scorre veloce con il propellente di un'infilata di situazioni ridicole
totalmente sconnesse fra loro, in una penuria generale di senso logico. Il sig.
Armstrong nella sera del suo compleanno viene trasformato in vampiro da un
affittuario bosniaco e, quando torna a casa, cerca di mutare i propri congiunti
in succhiasangue, offrendo loro un sorso dal proprio thermos ripieno di liquido
ematico... Parallelamente alla vicenda della Famiglia Vampiri, seguiamo
l'intreccio riguardante Rakeem ed i suoi scagnozzi tontoloni, gang di ragazzi di
colore, che scorrazza a bordo di un'auto, tamarramente decorata con rosario di
legno di epiche proporzioni, per le vie della città. I baldi giovini vengono
coinvolti in una sparatoria poco chiara con una banda di spacciatori, il cui
capo è proprio il ragazzo di Heather, la figlia più giovane del Sig. Armstrong,
la quale serba ben nascosti panetti di droga e proventi dello spaccio assieme al
suo gatto, Mr. Whiggins,in una borsa sotto il letto. In aggiunta il Sig.
Armstrong, diverso tempo prima, si era reso responsabile della morte del
fratellino di Rakeem, che ora medita tremenda vendetta. Insomma, qualsiasi
becero pretesto è buono per creare un pure poco credibile, collegamento fra i
ragazzotti ed il clan Armstrong. L'intreccio quindi si fa surreale: lo
spacciatore fidanzato di Heather si presenta a casa sua entrando dalla finestra;
il Sig. Armstrong rapisce sua nuora incinta e la porta a partorire un infante
demoniaco sanguinolento sotto ad un traliccio della rete elettrica; Rakeem e i
suoi amici vengono fermati da una ronda di quartiere composta dal cugino di uno
dei ragazzi e dal nonno (ma questo punto è poco chiaro), situazione che
degenera, senza alcun motivo, in un'assurda sparatoria, finché Rakeem decide di
prendere in ostaggio la famiglia Armstrong, che abita proprio li accanto, e che
però ricambia il favore tentando di dilaniare le giovani gole allo scopo di
suggerne il sangue. In questa babele di eventi, Jen, la figlia ribelle di
Armstrong, decide di tornare all'ovile e presentare la sua compagna Lisa ai
propri consanguinei... inutile dire che l'evento non viene coronato da
salamelecchi e convenevoli, bensì da un generale travaso di sangue!!!
Tutto ciò accade all'incirca nei primi trenta confusi minuti, costellati da
situazioni ridicole e infarciti di materiale per citazioni da zetamovies. La
successiva agonia che conduce all'ottantatreesimo minuto è invece un continuo
susseguirsi di suzione di sangue da uomini, donne, animali, di vampirizzazioni e
di persone che si inseguono e si nascondono in un perimetro di cento metri
quadrati scarsi... Questo pasticcio sanguinolento fatica ad arrivare alla fine:
per almeno tre volte sembra che la tortura debba giungere al tanto agognato
termine, con Jen e Rakeem che ciclicamente si trasformano da umani a vampiri e
viceversa, e proprio quando sembra di intravedere la luce si ricasca nel baratro
di una trama che cerca di svilupparsi e risorgere dalle proprie ceneri
continuamente, come proprio come l'araba fenice. Nel frattempo Desi Scarpone ha
la meravigliosa intuizione di proporre inquadrature sghembe, riprese effettuate
con una poco credibile luce lunare e primi piani distorti, che non
contribuiscono di certo a risollevare il livello complessivo della pellicola,
soprattutto se si considerano nel computo finale il trucco da "discotecari" dei
vampiri, agghindati con denti posticci e lenti a contatto fluorescenti, ed i
fiumi di sangue color ketchup utilizzato per gli effetti speciali. Questo film
voleva essere un horror intriso di un alone perverso ed ammiccante, alludendo ad
orge incestuose e situazioni promiscue; in realtà riesce a rendersi sopportabile
solo per una categoria di persone: tutte quelle che non lo hanno visto».
Plot Summary, Synopsis, Review: IMDb - movies.nytimes.com - twilightmag.de - beyondhollywood.com - rottentomatoes.com - weirdwildrealm.com - die-besten-horrorfilme.de - blackhorrormovies.com - bocadoinferno.com - film.the-fan.net - dasmanifest.com - zelluloid.de - movies.yahoo.com - scoopy.com - allmovie.com: «The vampires have taken over suburbia, and the only hope for escape is to dismantle the white picket fences and drive them through the hearts of the undead in this tale of bloodlust from direct-to-video specialist Desi Scarpone. As the former citizens of an idyllic American town prowl the streets in search of the human flesh that drives them, the world is turned upside down for a pair of teens who may be the sole survivors of the vampire plague. It's going to be a long night, and if Jen and Rakeem have any hope of ever seeing another sunrise, they'll have to carve a path of destruction down Main Street worthy of the devil himself!» (Jason Buchanan).
Approfondimenti: Movie Review
Conosciuto anche con il titolo: Immortal Ecstasy.
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