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2014, regia di Oleg Stepchenko
Scheda: Nazione: Russia-Ucraina-Repubblica Ceca - Produzione: Ankor-Film, Galaxy Vision, Muravey Production, Russian Cinema Fund, Russian Film Group, Telekanal Inter, Мarins Group Entertainment - Distribuzione: NBC Universal Russia, Event Film Distribution, Universal Pictures International, Seven Sept, Sunfilm Entertainment - Soggetto (basato su un racconto di Nikolaj Gogol'): Aleksandr Karpov, Oleg Stepchenko - Sceneggiatura: Aleksandr Karpov, Oleg Stepchenko - Fotografia: Vladimír Smutný - Montaggio: Oleg Stepchenko - Scenografia: Jan Kadlec jr., Arthur Mirzoyan - Costumi: Jarmila Konecná - Musiche: Anton Garcia - Effetti speciali: Ulitka Studio, Algous Studio, Asymmetric VFX, Maer Film, Muravey Production, Trigraph - Formato: Color - Durata: 112' (146').
Cast: Jason Flemyng, Andrey Smolyakov, Aleksey Chadov, Agnia Ditkovskite, Yuriy Tsurilo, Olga Zaytseva, Aleksandr Yakovlev, Igor Jijikine, Valeriy Zolotukhin, Nina Ruslanova, Viktor Bychkov, Ivan Mokhovikov, Anatoliy Gushchin, Aleksey Petrukhin, Aleksandr Karpov, Aleksey Ogurtsov, Emma Cerná, Ruslan Ustinov, Natalya Ustinova, Oleg Taktarov, Elizaveta Sitalova, Artur Gulyan, Earlene Bentley, Anna Churina, Charles Dance.
Trama e commenti:
mymovies.it -
filmtv.it
-
filmscoop.it
-
horror.it: «Da un racconto breve del drammaturgo russo Nikolaj
Gogol’ contenuto nella raccolta Mirgorod – già portato sul grande schermo
dalla cinematografia sovietica nel
1967 – una pellicola ibrida tra fantasy,
horror e grottesco che sta sbancando i botteghini russi con 17 milioni di
dollari incassati nel solo primo weekend di proiezione. Diciottesimo secolo: il
cartografo Jonathan Green è impegnato in un lungo viaggio scientifico che
dall’Europa continentale lo sta portando verso est. Dopo aver attraversato la
Transilvania e i Carpazi, Jonathan si perde nella nebbia per ritrovarsi in un
piccolo villaggio nel cuore dei boschi. I suoi abitanti non hanno nulla a che
vedere con gli altri paesani che l’uomo ha incontrato nel corso del suo viaggio.
Tra le stranezze che li contraddistinguono, i nostri hanno scavato un profondo
fossato che divide il centro abitato dal resto del mondo, convinti che
l’isolamento li possa risparmiare dai mali e dalle minacce del mondo. Ciò che
non hanno considerato è che quello stesso male da cui pensano di essere al
sicuro si è già annidato nelle loro anime, aspettando solo il momento giusto per
rivelarsi al mondo… Presentata dallo stesso Gogol' come creatura della
tradizione folcloristica ucraina, il Viy, o Re degli Gnomi, è in verità un parto
esclusivo della fantasia dello scrittore: l’occasione di tornare a parlarne a
più di quarant’anni dal primo, omonimo
adattamento firmato Georgy Kropachev e Konstantin Ershov venne offerta alla
Ankor Film dal 200° anniversario della nascita dello stesso Gogol, che sarebbe
caduto nel 2009. Affidata al regista action Oleg Stepchenko, la pellicola visse
una genesi che definire travagliata sarebbe riduttivo, tanto che per un lungo
periodo il progetto venne considerato morto e sepolto e l’idea del progetto
celebrativo fatalmente abbandonata, nonostante gli sforzi, anche economici,
profusi da un produzione che mise a disposizione del regista un budget di 75
milioni di dollari e un cast internazionale ...».
Plot Summary, Synopsis, Review:
IMDb -
taliesinttlg.blogspot.it -
allmovie.com
-
fortruss.blogspot.it -
hollywoodreporter.com -
moviemeter.nl -
allocine.fr -
abandomoviez.net -
en.wikipedia.org:
«The film is
directed by Oleg Stepchenko, based on the first manuscript of Nikolai Gogol. The
film has been in production since December 2005 and stopped several times due to
lack of funding. In October 2012, the filming was completed. Viy was a huge
commercial success, even breaking a record for opening weekend in Russia, but
was met with mixed reviews in media. Early 18th century cartographer Jonathan
Green undertakes a scientific voyage from Western Europe to the East. Having
passed through Transylvania and crossed the Carpathian Mountains, he finds
himself in a small village lost in impassable woods of Ukraine. Nothing but
chance and heavy fog could bring him to this cursed place. People who live here
do not resemble any other people which the traveler saw before that. The
villagers, having dug a deep moat to fend themselves from the rest of the world,
share a naive belief that they could save themselves from evil, failing to
understand that evil has made its nest in their souls and is waiting for an
opportunity to gush out upon the world. ...».
Approfondimenti:
Movie
Review
Conosciuto anche con i titoli: Forbidden Empire; Forbidden Kingdom; Viy: Spirit of Evil; Viy. The Return; La légende de Viy; A lenda; L'empire interdit; Fürst der Dämonen; Transilvania, el Imperio Perdido.