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PRINCESS ARETE
(Arîte hime)
2001, regia di Sunao Katabuchi
Scheda:
Nazione: Giappone - Produzione:
Studio 4C - Soggetto: dall'omonimo romanzo di
Diana Coles - Sceneggiatura: Sunao Katabuchi -
Art direction: Minoru Nishida - Direttore animazione: Kazutaka Ozaki - Musiche: Akira Senju -
Effetti speciali: Keisuke Sasagawa - Formato: Color,
animazione - Durata: 105'.
Cast:
Houko Kuwashima,
Takeshi Koyama,
Minami Takayama,
Yûsuke Numata,
Satomi Koorogi,
Yûko Sasaki.
Trama e commenti:
satyrnet.it
-
spietati.it: «La
principessa Arete vive rinchiusa nella torre di un castello in attesa di essere
data in sposa. La fanciulla sogna di poter conoscere il mondo, ma conquistare al
libertà non sarà semplice. "C'era una volta una principessa che viveva nella
torre più alta di un castello ...". Sembra l'inizio di una classica favola in
cui il principe azzurro è in agguato e "vissero felici e contenti" il tassello
che fa esclamare il fastidioso "Bingo!!!". Invece Princess Arete si
colloca in un altrove incerto. Il percorso di formazione della piccola
principessa prevede la necessità di una presa di coscienza che le faccia prima
di tutto sentire i suoi desideri, e la ricerca della felicità deve per forza
passare attraverso un vissuto capace di ammantare i sogni di una concretezza
terrena. La giovane protagonista passa da una prigione dorata, in cui tutti gli
agi hanno il caro prezzo dell'assenza di libertà, a una prigione fatata, in cui
un sortilegio la rende apatica e passiva di fronte a un'evidente infelicità. Il
contorno è un Medioevo crepuscolare, in cui streghe e maghi sono in procinto di
scomparire per sempre e la natura (come nell'inarrivabile modello di Miyazaki)
una protagonista trasversale, in grado di imprimere determinanti svolte
narrative. Il lungometraggio di Sunao Katabuchi sceglie un taglio intimista e
disattende le aspettative del pubblico: i tempi morti sono tanti e molti
interrogativi restano senza risposta. I personaggi sono avvolti in un'atmosfera
priva di grandi eventi e si distinguono per la morbidezza del tratto che li
catapulta in una dimensione delicata eppure violenta. Il film, non privo di
fascino, convince a metà: il retrogusto è piacevole e la sensazione è di essersi
confrontati con un punto di vista non banale, ma la visione richiede un notevole
impegno e la morale è sempre in agguato, lasciando che siano i dialoghi
didascalici, più che la forza delle immagini di sintesi o del racconto, a dare
spessore ai personaggi».
Plot Summary, Synopsis, Review:
IMDb - animenewsnetwork.com - anime-planet.com - kojimorimoto.net: «L'histoire
d'une jeune princesse enfermées dans un chateau, en attendant qu'un valeureux
chevalier soit digne de l'epouser ... jusqu'au jour où un magicien vient semble
t-il la liberer... Adaptation d'un roman anglais, The Clever Princess
(1983), de Diana Calls».
Approfondimenti: Movie
Review