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Giordano Bruno
1973, regia di Giuliano Montaldo
Scheda: Nazione: Italia-Francia - Produzione: Compagnia Cinematografica Champion, Les Films Concordia - Distribuzione: Euro Videogram, Number One Video, Globo Vídeo - Soggetto: Piergiovanni Anchisi, Lucio De Caro, Giuliano Montaldo - Sceneggiatura: Piergiovanni Anchisi, Lucio De Caro, Giuliano Montaldo - Fotografia: Vittorio Storaro - Montaggio: Antonio Siciliano - Scenografia: Sergio Canevari - Costumi: Enrico Sabbatini - Musiche: Ennio Morricone - Formato: Panoramica Technicolor - Durata: 123'.
Cast: Gian Maria Volonté, Charlotte Rampling, Hans-Christian Blech, Mathieu Carrière, Renato Scarpa, Mark Burns, Corrado Gaipa, Massimo Foschi, Giuseppe Maffioli, José Quaglio.
Trama e commenti: cinematografo.it - giordanobruno.info - mymovies.it - film.spettacolo.virgilio.it - lalimonaia.pisa.it - alkemik.com - amorecinema - kataweb.it - beatrecords.it - giordanobruno1600: «Il 23 maggio 1592 Giordano Bruno viene consegnato all’inquisizione veneta e incarcerato a San Domenico di Castello. Da quel momento inizia per il filosofo una dura battaglia legale che durerà fino alla sua esecuzione avvenuta nel 1600. Sono gli anni presi in considerazione dal bel film di Giuliano Montaldo, gli anni di lotta contro la Chiesa del tempo. L’8 febbraio 1600 viene letta a Bruno la sentenza di condanna che non ci resta se non in una copia mutila. Le imputazioni a suo carico furono ben trenta e tra le più gravi, come ci suggerisce il film, si devono elencare: la negazione della transustanziazione, l’aver negato la verginità di Maria, l’aver scritto lo Spaccio contro il Papa, l’aver vissuto in paesi eretici senza frequentare regolarmente le messe, l’aver sostenuto l’esistenza di mondi innumerevoli, la metempsicosi, che Cristo fu mago e non crocifisso ma impiccato, che la Bibbia è un libro di favole, che prima di Adamo sono esistiti i pre-adamiti. All’alba del 17 febbraio legato con un morso nella bocca che gli blocca la lingua per non farlo bestemmiare, è portato a Campo de Fiori, a Roma, denudato, legato a un palo e arso vivo. Una statua eretta al centro della famosa piazza ne ricorda e ne suggella la memoria nei secoli. Naturalmente il film di Montaldo, uno dei pochissimi sulla figura del grande filosofo di Nola, esemplifica per ovvie esigenze cinematografiche la visione speculativa, ma l’interpretazione di Volonté vale da sola la visione di una pellicola riconosciuta dalla critica davvero valida. Nel film di Montaldo è chiaro il tentativo di attualizzare le eresie di Bruno; le sue argomentazioni sono infatti puramente filosofiche: negare l’infinità dell’universo, ad esempio, significa in sostanza negare l’infinità di Dio. Dal film appare evidente però il dibattito che ruota ancora oggi intorno alla figura del filosofo che si concentra sulla valutazione della potenziale modernità del suo pensiero e, di contro, sulla sua concezione del mondo legata ancora saldamente alla magia. Il grande merito di Montaldo, però, è quello di aver evidenziato la grande sensibilità dell’uomo prima che del filosofo, apportatore di concreti problemi che si porranno all’attenzione dell’intellighenzia europea un secolo dopo con l’Illuminismo. Bisogna anche ricordare che tra gli eretici che compaiono nel film c’è anche Angelo Guglielmi, critico letterario e futuro direttore di Rai 3. La fotografia è di Vincenzo Storaro e le musiche di Ennio Morricone. Per concludere da segnalare è l’interpretazione di Charlotte Rampling che, grazie a questo film, ha fatto gioire molti suoi fan» (Davide Tofani).
Plot Summary, Synopsis, Review: IMDb - entertainment.msn.com - movies.go.com - filmweb.pl - europaeuropa.tv - nfhdata.de - tvguide.com: «A spectacular look at 16th-century Italian philosopher and defrocked monk Bruno, who was accused of trying to destroy church doctrines. Director Montaldo succeeds in developing the character as a complex and provocative figure. Beautifully photographed by Storaro and with the recognizable musical stamp of Morricone».
Conosciuto anche con il titolo: Revolt of the City.