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George and the Dragon
2003, regia di Tom Reeve
Scheda: Nazione: Germania-Lussemburgo - Produzione: ApolloMedia, Ravenhouse Entertainment, The Carousel Picture Company - Distribuzione: Filmax S.A., Central Partnership - Soggetto: Michael Burks, Tom Reeve - Sceneggiatura: Michael Burks, Tom Reeve - Fotografia: Joost van Starrenburg - Montaggio: Misch Bervard, Jonathan P. Shaw - Art Direction: Keith Slote - Scenografia: Colin Thurston - Costumi: Uli Simon - Musiche: Gast Waltzing - Effetti speciali: Harrie Wiessenhaan, Erik Strauss, Frank Wegerhoff - Formato: Color - Durata: 89'.
Cast: James Purefoy, Piper Perabo, Patrick Swayze, Michael Clarke Duncan, Bill Treacher, Jean-Pierre Castaldi, Rollo Weeks, Paul Freeman, Stefan Jürgens, Phil McKee, Caroline Carver, Joan Plowright, Simon Callow, Carl Chase, Bill Oddie, Jamie Treacher, Leslie Woodhall
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Trama e commenti: mymovies.it - it.wikipedia.org - filmup.leonardo.it - cinemadelsilenzio.it - it.movies.yahoo.com - sentieriselvaggi.it: «Un film per bambini, e non per piccoli adulti, con tanto (poco) digitale quanto serve per far dimenticare loro lo stress di superare il livello successivo della playstation. Con contenuti “sociali” mantenuti a livelli accettabili. Medioevo. George torna a casa, in Inghilterra, dopo aver partecipato alla prima Crociata. Il suo unico desiderio è di avere qualche acro di terra ed una casa, condizioni di base per creare una famiglia. Si unisce, per ottenerle, alle ricerche di una principessa rapita da un drago: una bella fanciulla promessa in sposa ad un nobile ambizioso, che la ragazza non ama. La troverà, la salverà, e se ne innamorerà. Da un film di impianto lineare come questo si possono ricavare diversi insegnamenti. Primo: si può ancora sperare in produttori e registi che non considerino i bambini come piccoli adulti, e sappiano pensare un film di misura “small" senza strizzare continuamente l’occhio ai loro accompagnatori. Secondo: si possono ancora girare film che utilizzino l’artificio digitale solo quando serve; ad esempio, per dare vita ad un drago. Terzo: si può ancora trasformare in immagini una storia d’avventura senza copiare i videogames, senza immaginare livelli successivi in cui il tasso di aggressività si espanda incontrollato, senza insomma girare una arcade monca, priva della consolle della playstation. Una storia di draghi, principesse e valenti guerrieri, dunque, può fornire ancora a qualche bambino superstite la possibilità di immaginare liberamente mondi non preordinati, né perfettamente coerenti o rigidamente impostati secondo logiche che appartengono alla vita degli adulti. In George and the Dragon si raggiunge questo risultato, grazie al mantenimento a livello di base delle riflessioni su temi di attualità come la solidarietà interrazziale o l’ecologismo: ovvero, quando le luci si spengono e si accende lo schermo, lasciamo che i bambini possano essere bambini. Anche se l’amicizia tra un cristiano ed un musulmano è di sicuro uno dei contenuti di maggiore valenza che il film veicola, nei confronti di un immaginario infantile colpito, più di quanto sia lecito aspettarsi, dall’enfasi ormai fisiologica dei notiziari televisivi».
Plot Summary, Synopsis, Review: allmovie.com - scribbleking.typepad.com - draxreview.blogspot.com - entertainment.msn.com - pages.infinit.net/celte - IMDb: «The first crusade to free the Holy Land has ended. A mass of weary knights, squires, soldiers of fortune and priests are making their way home across a Europe that has changed forever. George, a handsome English knight, unsettled by the horrendous bloodletting he witnessed in Palestine, desires to hang up his sword and settle down to a quiet, peaceful life. On returning to England, George heads north where he's heard the land is good and the population sparse and of a kindly King named Edgaar. He finds King Edgaar in a terrible state. His beautiful daughter, Lunna has recently disappeared. In return for a small plot...».
Conosciuto anche con il titolo: George et le Dragon.
La recensione di Cuccu'ssétte su "Terre di Confine"