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Il Medioevo di Fritz Lang


DESTINO

(Der Müde Tod)

1921, regia di Fritz Lang

 

 

Scheda: Nazione: Germania - Produzione: Decla-Bioscop AG - Distribuzione: Mondadori Video, Artclass Pictures Company, Grapevine Video, LS Video - Soggetto: Fritz Lang, Thea von Harbou - Sceneggiatura: Fritz Lang, Thea von Harbou - Fotografia: Bruno Mondi,  Erich Nitzschmann,  Herrmann Saalfrank,  Bruno Timm,  Fritz Arno Wagner - Scenografia: Robert Herlth,  Walter Röhrig, Hermann Warm - Musiche: Giuseppe Becce,  Karl-Ernst Sasse, Peter Schirmann - Formato: B.N., muto - Durata: 105' (75').

Cast: Lil Dagover, Walter Janssen, Bernhard Goetzke, Rudolf Klein-Rogge, Hans Sternberg, Erich Pabst, Max Adalbert, Grete Berger, Paul Biensfeldt, Lewis Brody, Wilhelm Diegelmann, Georg John, Edgar Klitzsch, Karl Kuszar, Loisia Lehnert, Lothar Müthel, Neumann-Schüler, Lina Paulsen, Hermann Picha, Charles Puffy, Paul Rehkopf, Ernst Rückert, Erika Unruh, Hermann Vallentin, Eduard von Winterstein, Marie Wismar.


 


   

 

Trama e commenti: cinematografo.it - mymovies.it - kataweb.it: «La Morte fa un patto con la fanciulla cui ha tolto il fidanzato: glielo riporterà se lei salverà la vita di almeno una delle tre luci che, in una foresta di candele, si stanno spegnendo, e la porterà in tre paesi e in tre epoche diverse. La fanciulla non ci riesce, ma la Morte le offre una quarta possibilità. E lei vince. Scandito in un prologo, un epilogo e 3 episodi centrali (arabo-moderno; italiano-rinascimentale; cinese-antico), ha l'ambizione di ripetere la formula e il successo internazionale (che ottenne) dell'americano Intolerance (1916) e del danese Pagine dal libro di Satana (1920). Il materiale narrativo dei 3 aneddoti non è omogeneo alle sequenze di apertura e di chiusura, notevoli soprattutto a livello plastico e scenografico: la personificazione della Morte (Goetzke), il quadrilatero senza uscita delle mura del cimitero, la scalinata gotica, la selva dei ceri. Al di là delle componenti mistiche, esoteriche, negromantiche (della sceneggiatrice Thea von Harbou), rimane il tema dominante del cinema di Lang: la lotta degli uomini contro il fato...».

Plot Summary, Synopsis, Review: IMDb - entertainment.msn.com - goethe.de - allmovie.com: «Fritz Lang was a stickler for realism in his American films; not so his German silents, which were fanciful to the point of being fairy tales. Der Müde Tod, Lang's first big critical success, is an allegorical tale of love, fidelity and death. The heroine (Lil Dagover), who in her dreams is confronted by Mr. Death (here the personification of evil), argues for the life of her beloved, but is unable to make the personal sacrifices that Death insists upon. Originally presented in three parts, Der Müde Tod was often boiled down to a single film for its non-German showings...» (Hal Erickson).

Approfondimenti: Movie Review

       

Conosciuto anche con i titoli: Between Two Worlds; Beyond the Wall; Destiny; The Weary Death.

       

        


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