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LA MONACA NEL PECCATO
1986, regia di Dario Donati (Joe D'Amato, ovvero Aristide Massaccesi)
Scheda: Nazione: Italia - Produzione: DMV, Filmirage - Distribuzione: AVO Film, Video Search of Miami, Exploitation Digital, X-Rated Kultvideo - Soggetto: liberamente tratto dal romanzo La religeuse di Denis Diderot - Sceneggiatura: Antonio Bonifacio, Daniele Stroppa - Fotografia: Joe D'Amato - Montaggio: Joe D'Amato - Art Direction: Ennio Michettoni - Set Decoration: Italo Focacci - Costumi: Anna Rasetti - Musiche: Guido Anelli, Stefano Mainetti - Formato: Panoramica a colori - Durata: 89'.
Cast: Eva Grimaldi, Karin Well, Gabriele Gori, Jessica Moore, Maria Pia Parisi, Martin Philip, Gabriele Tinti, Katalin Murany, Beba Balteano, Aldina Martano.
Trama e commenti: cinematografo.it - davinotti.com - film.tv.it - thrauma.it - mymovies.it: «Porno soft tratto (molto) liberamente dalla Religiosa di Denis Diderot. Suzanne Simonin è una bella ragazza (nella Francia del 1700) messa in convento per evitare uno scandalo (di cui non ha colpa). Nel monastero invece della pace trova suore sadiche, lesbiche, ninfomani. Una di esse l'accusa di essere indemoniata. E Suzanne, che non ne può più, finge di esserlo, per essere lasciata in pace».
Plot Summary, Synopsis, Review: IMDb - video.barnesandnoble.com - answers.com - rottentomatoes.com - xploited.cinema.com - allmovie.com: «As directed by sleaze cinema guru Joe D'Amato (Emmanuelle in America) under the pseudonym Dario Donati, the trash film Convent of Sinners weaves the tale of an unfortunate young woman who is raped by her stepfather, then shuttled off to a convent. Therein, she experiences kinky and sordid sexual activity with the other members of the order, and indulges in copious amounts of self-flagellation. Per his typical style, D'Amato packs the picture with wall to wall sexual violence and as many acts of bizarre sexual blasphemy as he can dream up» (Nathan Southern).
Conosciuto anche con i titoli: La monaca del peccato; Convent of Sinners.
Per quanto relativo a vicende del secolo XVIII, il film può a ragione essere inserito nel filone erotico-conventuale-medievale per temi e atmosfere.