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LE FILMOGRAFIE: IL Medioevo DI KENJI MIZOGUCHI



 



 Mizoguchi e la storia 

(per gentile concessione di Piero Scaruffi, dal sito scaruffi.com)

 

... Il nuovo umanesimo. Nel 1950 ... ha inizio la fase del "nuovo umanesimo". L'esilio volontario nel filone dei film storici aveva perfezionato la già notevole familiarità con il passato remoto. Il mondo di briganti, pirati, signorotti prepotenti e soldati di ventura, di uomini erranti con le loro passioni sfrenate, è un riflesso psicologico della spietata società moderna; tanto in quel mitico passato quanto nella società moderna non esiste sicurezza: gli abitanti dei palazzi e delle capanne sono tutti nelle mani del fato, una guerra o una disgrazia o una fatalità o un rovescio economico possono gettarli sulla strada; dopo di che la loro vita si trasforma in un viaggio attraverso una terra sconfinata e selvaggia, dalla quale non possono sperare né rifugio né aiuto, ma dalla quale possono veder comparire la sagoma minacciosa di un predatore. In questa condizione di perenne precarietà si inserisce il contrasto di classe, che sovente causa la separazione da persone care, acuendo la solitudine dell'individuo nel paesaggio ostile, la struttura feudale calata in questo paesaggio allegorico infierisce quindi sul nomade sventurato, sempre più schiacciato, compresso, nella sua muta agonia. 

L'ampia ricognizione nel passato procede di pari passo con l'introspezione psicologica femminile; Mizoguchi segue con compassione la degradazione della donna vittima inerme di quella (questa) società senza pietà. 

Tutti i motivi di questa nuova stagione creativa comparivano già nei film del "nuovo realismo", e si possono sostanzialmente ricondurre all'autobiografismo che presiede fin dagli inizi alla sua creazione artistica. Ma in questo periodo il professionismo esemplare di Mizoguchi si tramuta in una forma d'arte rigorosissima, quasi ascetica: un equilibrio soprannaturale incatena gli oggetti e le persone ad un'inquadratura, finché un movimento minimo, un gesto o un filo di vento o una crespa del lago, svelano il dramma acuto degli uomini, che sovente consiste proprio nella condanna a ripetere un gesto per tutta la vita. 

Al fianco di Mizoguchi da anni, lo sceneggiatore Yoshikata Yoda è coautore dei capolavori di questo periodo. Un ritmo fatto di sottili sfumature. ...

   

Su Mizoguchi anche: http://www.cndp.fr/cav/lune/1_filmo.htm

  

I film

  

1944, GIAPPONE Samurai

(Miyamoto Musashi)

di Kenji Mizoguchi
1952, GIAPPONE Vita di O'Haru donna galante

(Saikaku Ichidai Onna)

di Kenji Mizoguchi
1953, GIAPPONE Racconti della luna pallida d'agosto

(Ugetsu Monogatari)

di Kenji Mizoguchi
1954, GIAPPONE L'Intendente Sanshô

(Sanshô Dayû)

di Kenji Mizoguchi
1954, GIAPPONE Storia di Chikamatsu

(Chikamatsu Monogatari)

di Kenji Mizoguchi
1955, GIAPPONE-HONG KONG L'imperatrice Yang Kwei-Fei

(Yôkihi)

di Kenji Mizoguchi
1955, GIAPPONE La nuova storia del clan Taira

(Shin heike monogatari)

di Kenji Mizoguchi

            

 

             

    


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