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Marebito
2004, regia di Takashi Shimizu
Scheda: Nazione: Giappone - Produzione: Adness K.K., AtEntertainment K.K., Culture Publishers, Euro Space, Japan CableCast K.K., Panorama Communications K.K. - Distribuzione: Cecchi Gori Home Video, Paramount Home Entertainment, Palisades Pictures, Celluloid Dreams, Crippled Brothers Films, Euro Space, Festive Films, Geneon Entertainment, Shaw Organisation, Tartan Video - Soggetto: dal romanzo di Chiaki Konaka - Sceneggiatura: Chiaki Konaka - Fotografia: Tsukasa Tanabe - Montaggio: Masahiro Ugajin - Costumi: Kuniko Hôjô - Musiche: Toshiyuki Takine - Formato: Color - Durata: 92'.
Cast: Shinya Tsukamoto, Tomomi Miyashita, Kazuhiro Nakahara, Miho Ninagawa, Shun Sugata.
Trama e commenti:
asianfeast.org
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splattercontainer.com
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exxagon.it/marebito.htm
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filmscoop.it
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ibs.it
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thrillermagazine.it
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centraldocinema.it
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cinemalia.it
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cinemavvenire.it
-
mymovies.it: «Soggetto:
un cameraman, all’ossessiva ricerca della comprensione del significato della
paura, vive una simbiosi morbosa con la sua telecamera e finisce per dare di
matto e ammazzare della gente. Film: se vi chiamate Michael Powell, passate il
soggetto al fido e geniale Leo Marks, gli fate scrivere una sceneggiatura che è
un trattato di psicologia da pubblicazione, mettete su una troupe e girate un
capolavoro che si chiama L’occhio che uccide (Peeping Tom); se invece vi
chiamate Takashi Shimizu, vi fate aiutare da uno dei maggiori sceneggiatori
della serie animata Digimon a scrivere il film, date la parte del
protagonista a Shinya Tsukamoto (hai visto mai che non vi dà una mano nella
regia…), fate una scorpacciata di peperoni e ve ne andate a nanna con la
certezza che gli incubi saranno quanto mai d’ispirazione per dare al film
un’evoluzione assurda. I primi venti minuti di Marebito, infatti, fanno urlare
al plagio nei confronti del grande cineasta inglese. Poi, in perfetto stile
nipponico, il film prende una china del tutto inattesa che rasenta, quindi
sconfina, infine straripa ne la follia. Nel sottosuolo di Tokyo il diafano
Masuoka (Tsukamoto) incrocia spaventose creature (i Deros), morti viventi, e
persino una bella ragazza nuda e incatenata che pensa bene di portarsi a casa,
dove scoprirà che si nutre solo di sangue. Un nuovo tassello va ad aggiungersi
al mosaico degli horror orientali da culto (o presunti tali), firmato da un
regista che già ne vanta uno nel suo carnet: quel Ju-on che si è meritato nel
breve volgere di 3 anni la promozione da video a pellicola, un seguito, e un
remake hollywoodiano, sempre per mano di Shimizu. Intendiamoci, il film non è
affatto male, e riserva diversi momenti di sana paura mista a disgusto (la
vampirina che lecca il sangue dal parquet fa il suo effetto), eppure non
convince del tutto. Ma se dobbiamo parlare di “culto”, c’è da sospettare che
questo stia diventando un vero e proprio genere, come ai tempi del western o del
peplum. “Che film hai visto stasera?” “Ah, un cult movie, niente di speciale”».
Plot Summary, Synopsis, Review:
IMDb -
allmovie.com
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movies.nytimes.com
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tvguide.com
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rottentomatoes
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midnighteye.com
-
cinemafantastique.be
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cinefantastico.com
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eyeforfilm.co.uk
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slantmagazine.com
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horrorreview.com
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vampire-world.com
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zelluloid.de
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en.wikipedia.org:
«The film is about a man named Masuoka, played by Shinya Tsukamoto, who
carries a camera everywhere he goes. One day he becomes obsessed with the idea
of fear when he sees a frightened man shove a knife in his eye to commit
suicide. Wishing to understand the fear that the dead man must have felt before
his death, Masuoka descends into a labyrinthine underground area beneath the
city. After hours of searching the series of tunnels and passages, Masuoka
discovers a naked girl (played by Tomomi Miyashita) chained to the wall. He
takes her back to his apartment and notices she doesn't eat, drink, or speak.
The girl, whom Masuoka dubs 'F', appears to be something other than human, and
Masuoka becomes obsessed with understanding her. However, the more he learns
about her and the underground world, the further his world seems to fall apart.
Masuoka inadvertently discovers that F survives only on blood. At first he is
able to care for her by providing animal carcasses, but eventually he begins to
kill other people to collect the blood necessary to feed her. At the end of the
film F leads Masuoka back down into the underworld, and it appears that he has
finally discovered the same fear that initially intrigued him.
At different points in the film, different explanations are given for what is
happening to Masuoka. Early conversations in the film seem to suggest that the
underground tunnels and F herself may be a physical manifestation of human ideas.
The film repeatedly...».
Approfondimenti:
Movie
Review
Conosciuto anche con il titolo: The Stranger from Afar.
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