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THE WARRIOR AND THE WOLF
(Lang Zai Ji)
2009, regia di Zhuangzhuang Tian
Scheda:
Nazione: Cina-Hong Kong-Giappone-Singapore-USA - Produzione: China
Film Group, EDKO Films, TV Tokyo, BDI Films Inc., Focus Features, Sky Eagle
Worldwide Holdings, Mediacorp Raintree Pictures, Perfect World Culture, Ogura
Jimusyo Co. - Distribuzione: EDKO Films, Fortissimo Films, Mediacorp
Raintree Pictures, Saigon Movies Media, IPA Asia Pacific, Focus Features, Golden
Village Pictures - Soggetto: Yasushi Inoue - Sceneggiatura: Zhuangzhuang
Tian - Fotografia: Wang Yu - Montaggio: Wenders Li - Scenografia: Weixin
Liu - Costumi: Emi Wada - Musiche: Wei Du, Evgueni
Galperine, Sacha Galperine, Li Zhao -
Effetti speciali: Mark Garbarino's Funhouse Make-Up Efx - Formato: Color
- Durata: 104'.
Cast:
Maggie Q, Jô Odagiri, Chung Hua Tou.
Trama e commenti:
cinematografo.it
-
movieplayer.it -
mymovies.it -
close-up.it:
«Il generale Zhang (Tou Chung-hua) è impegnato in una lunga campagna militare
contro le tribù che minacciano il fronte occidentale della Cina. Nel suo
peregrinare incontra il pastore Lu (Joe Odagiri) e intravedendo in lui il
potenziale di un grande ed eroico guerriero lo nomina suo vice. Ma Lu soffre la
violenza della guerra e il rapporto con il suo generale diviene sempre più
profondo legato da un’amicizia virile. In seguito ad eventi drammatici Lu sarà
costretto a guidare la ritirata dell’esercito, che troverà riparo dal terribile
inverno nel villaggio abbandonato di Harran, villaggio avvolto da un oscuro
mistero. Tian Zhuangzhuang porta sullo schermo un wuxiapian (film di
cappa e spada cinese) particolare e decisamente svincolato dagli schemi canonici
del genere. Il film è un imperante affresco morale sul rapporto uomo-bestia. Al
centro della vicenda persiste, ridondante, il sovente e continuo mutamento del
protagonista che lentamente si trasforma prima interiormente e poi fisicamente.
La trasformazione interiore è ben esemplificata, nella prima parte del film
nella lenta adesione alla violenza del protagonista, educato ed addestrato alla
brutalità e alla morte dal suo generale, mentre quella esteriore trova spazio
nella figura della giovane donna Harran, che diventa, per l’uomo, guida alla
scoperta del piacere, della lussuria e della vita. Il film è, quindi, il
racconto di una lenta, ma inesorabile metamorfosi che porta il giovane
protagonista a perdere, strada facendo, ogni forma di compassione (perdita,
questa, che raggiunge il suo acme metaforico quando egli lascia morire nella
totale indifferenza il cucciolo di lupo che pure aveva sino a quel momento
allevato con amore) o di affetto. Centro del discorso è quindi l’analisi di
pulsioni quali la paura, la passione, il coraggio e la vendetta, che emergono
attraverso un continuo susseguirsi di forti immagini simboliche come il sangue,
la morte e il sesso. L’immagine più forte è però la figura del lupo, animale
feroce e fiero con tutto il suo retaggio che pesca a piene mani nel mito della
cultura popolare che, nella sua monogamia, simboleggia anche l’unità familiare.
Si viene, così, a sviluppare una dimensione dicotomica che esplode nel finale
nel confronto tra la donna lupo e il generale. Confronto dai risultati scontati.
Purtroppo a complicare la fruizione del film permane una costruzione temporale
che tende a risultare poco chiara nello sviluppo narrativo, soprattutto nel
finale, dove risulta complicata la comprensione della storia. A questo
positivamente si oppone una rappresentazione cruda e livida della vita fatta di
gesti brutali e selvaggi, esemplificativa a riguardo la scena di sesso ripetuta
ad oltranza che via via perde il suo lato barbaro per qualcosa di diverso, di
umano» (Nicola Lazzerotti).
Plot Summary, Synopsis, Review: IMDb
-
en.wikipedia.org -
beyondhollywood.com -
allmovie.com -
rottentomatoes.com -
tiff.net:
«A father figure in contemporary Chinese cinema, controversial avant-garde
auteur Tian Zhuang Zhuang is back with a rewarding work of fearless art. A
departure from his free-spirited early works and the cautious intimacy of his
later films, The Warrior and the Wolf is the captivating adaptation of a
short story by the prolific Japanese writer Yasushi Inoue. In the Era of the
Warring States, before the unification of China, thousands of soldiers are
dispatched to fight the enemy and conquer nomadic tribes. Sent to remote regions
at the edges of the known world, the soldiers encounter many adversities, and
the brutal challenge of survival often brings out the worst human instincts. But
valiant Lu Chenkang (Joe Odagiri) belongs to a different breed. He is brave,
loyal and extremely skilled in the art of war. Nevertheless, he is kind-hearted
and averse to murder. Though he has a pet wolf cub, he keeps his own animal
instincts at bay. When his commander and friend, General Zhang Anliang (Tou
Chung-hua), is badly wounded just before the incipient winter, Lu takes over
command of the troops. Forced to find shelter in the village of the mysterious
Harran tribe, he discovers a beautiful young woman (Maggie Q) hiding in his
refuge. A widow shunned into solitude, she has a fierce personality and fights
Lu in every way she can before surrendering to his passionate embrace, having
fallen for him against her better judgement. She seems to possess the strange
ability to take his mind to a place where memories collide with dreams and
legends – a place where humans were once wolves. The convincing performances of
Maggie Q and Odagiri – two of today's most beloved Asian stars – bestow a touch
of modernity to this epic tale of wild humanity. Painted with a wide palette of
emotions by a master of cinema, the story unfolds at a quiet, pensive pace that
stands in stark contrast with the violence of the battle scenes. Aesthetically
thrilling and wonderfully passionate, The Warrior and the Wolf is a treat
for the eye and an enthralling journey into a magical past» (Giovanna
Fulvi).
Approfondimenti: Movie
Review
Conosciuto anche con il titolo: Le guerrier et Wolf.
scheda a cura di Lorenza Cervellera