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Cappuccetto rosso sangue
(Red Riding Hood)
2011, regia di Catherine Hardwicke
Scheda: Nazione: USA-Canada - Produzione: Warner Bros., Appian Way, Random Films - Distribuzione: Warner Bros., Columbia TriStar, RTL, Argentina Video Home - Soggetto: David Johnson - Sceneggiatura: David Johnson - Fotografia: Mandy Walker - Montaggio: Nancy Richardson, Julia Wong - Art Direction: Don Macaulay - Scenografia: Tom Sanders - Set Decoration: Shane Pedro Vieau, Mark Tompkins - Costumi: Cindy Evans - Musiche: Alex Heffes, Brian Reitzell - Effetti speciali: Rhythm and Hues, Zoic Studios, Soho VFX, Cos Fx Films, Spectral Motion - Formato: Color - Durata: 100'.
Cast: Amanda Seyfried, Gary Oldman, Virginia Madsen, Julie Christie, Billy Burke, Shiloh Fernandez, Max Irons, Lukas Haas, Shauna Kain, Michael Hogan, Adrian Holme, Cole Heppell, Christine Willes, Michael Shanks, Kacey Rohl, Carmen Lavigne, Don Thompson, Matt Ward, Megan Charpentier, D.J. Greenburg, Jen Halley, Alexandria Maillot.
Trama e commenti: http://it.wikipedia.org - primissima.it - comingsoon.it - movieplayer.it - filmtv.it/film - virgilio.it - cineblog01.net - filmscoop.it/film_al_cinema - mymovies.it: «In un piccolo villaggio ai bordi della foresta, gli abitanti vivono con terrore le notti di luna piena per la presenza di un lupo mannaro. La giovane Valerie è cresciuta in questo clima cupo e segnato dal destino, ma ha anche altri problemi: sin dall'infanzia, è innamorata di Peter, ma i suoi genitori vogliono farle sposare il ricco Henry. Peter e Valerie decidono di fuggire insieme, ma il villaggio è sconvolto da una nuova uccisione causata dal licantropo: la sorella maggiore di Valerie. Il lupo mannaro ha violato una sorta di tregua con i popolani, nonostante questi l'abbiano rispettata offrendogli in sacrificio degli animali. È giunto quindi il momento della vendetta: c'è chi chiama Padre Solomon, specialista in uccisione di licantropi, e chi vuole fare da sé, senza attenderne l'arrivo. Valerie è preoccupata: tra quelli che partono per la caccia c'è anche Peter. La nonna, che vive in una solitaria casa nella foresta, la conforta e le regala un mantello rosso, con cappuccio. La caccia produce l'uccisione di un grosso lupo, ma quando Solomon arriva, avvisa tutti che quello non è un licantropo. Il licantropo, avverte, non è morto ed è ancora più pericoloso. Inoltre, si nasconde tra loro, nella sua forma umana. La favola di Cappuccetto Rosso è rivisitata liberamente e complicata con un intreccio sentimentale piuttosto banale che tende a ricreare il triangolo di Twilight (il primo episodio della saga è stato diretto dalla Hardwicke), ma con accenti più banali (il matrimonio di convenienza con il ricco e così via). Altri elementi da melodramma rinforzano il lato languido della vicenda: per dirne uno, la mamma di Valerie ha sofferto per la stessa situazione che ora infligge alla figlia e ha dovuto sposare un uomo che non amava. Tutte cose che dovrebbero farci familiarizzare con i personaggi e temere per le loro sorti, ma che si rivelano inefficaci per la loro convenzionalità. Anche i personaggi più promettenti perdono presto coerenza e consistenza. Padre Solomon è introdotto come il Van Helsing di turno, l'esperto con tutte le risposte. Dopo essere stato Dracula per Coppola, Gary Oldman passa quindi dall'altra parte della barricata ed è autorevole in un ruolo che si presenta interessante proprio per la distanza tra la sua introduzione (ieratico, sicuro) e l'entrata in azione (confusionario, imbelle, ingiusto). Il film tenta di legare la caccia al licantropo a quella alle streghe, dando a Solomon un ruolo da inquisitore, feroce e ingiusto quanto quelli raffigurati nel cinema non solo horror (su tutti, quello interpretato da Vincent Price in Il grande inquisitore). Non manca nemmeno l'uso di sadici strumenti di tortura come un elefante metallico usato per estorcere confessioni ai malcapitati di turno. Ogni ambizione morale e metaforica è però minata dalla progressiva trasformazione di Solomon in una macchietta e dalla totale assenza nel licantropo di qualunque potenza drammatica. Il problema principale del film sta però nella mancanza di un'anima: indeciso tra l'horror, il sentimentale e la fiaba, si dimentica di costruire una storia avvincente e procede con ritmo torpido senza dare nerbo narrativo a quanto accade tra un assalto e l'altro. ...» (Rudy Salvagnini).
Plot Summary, Synopsis, Review: IMDb - nytimes.com - en.wikipedia.org - visualhollywood.com - beyondhollywood.com - hollywoodmoviestowatch.blogspot.it - cinemafantastique.net - terrorweekend.com - cineclub.de - allmovie.com: «Amanda Seyfried stars in this dark retelling of the classic Little Red Riding Hood fable, set in a medieval village where a werewolf has been terrorizing the citizens. Though the night has become a more and more dangerous time for the villagers, who never know when the beast will leave more bodies strewn in its wake, Valerie is a girl on the brink of womanhood, and is so preoccupied with her love and lust for an orphaned woodcutter that she risks leaving herself vulnerable -- both literally and figuratively. Meanwhile, the townspeople hire a werewolf hunter (Gary Oldman) to track down the monster and kill it before it wreaks more bloody havoc. But as suspicions brew, the people of the once peaceful town begin to turn on each other, letting the innocence of their formerly happy community fall further and further into the past» (Jason Buchanan).
Approfondimenti: Movie Review
Conosciuto anche con i titoli: The Girl with the Red Riding Hood; Le Chaperon rouge; Caperucita roja.
La recensione di Giulia Pietrantoni su "Terre di Confine"