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Ignotus
2006, regia di Max Bartoli
Scheda: Nazione: Italia - Produzione: MaXaM Productions, Sartoria Teatrale Farani, Peter Teale, Plan B Communication Srl, Sartoria Teatrale Farani, Associazione Claudio Gora - Distribuzione: ADC Vision - Soggetto: Max Bartoli - Sceneggiatura: Max Bartoli, Jeffrey Stackhouse, Daniela De Luca - Fotografia: Maurizio Calvesi - Montaggio: Arzu Volkan - Art Direction: Mm - Scenografia: Paquale Tricocci - Costumi: Francesca Severi - Musiche: Rino Amato, Monica Cioci - Effetti speciali: Fi - Formato: Color, digitale (HDCAM), corto - Durata: 15'.
Cast:
Valerio Casanovi, Nadya Cazan, Cristina Giordana, Franco Mannella, Sergio Sivori, Bruno Stanzione.
Trama e commenti: filmitalia.org - redazione.romaone.it - assclaudiogora.it - primissima.it - news.cinecitta.com - adnkronos.com - shortvillage.com: «Max Bartoli è un giovane filmmaker che approda con questo cortometraggio alla regia cinematografica, benché abbia lavorato per diverse società di comunicazione, dirigendo e promuovendo video sportivi e istituzionali. ... Il protagonista è un cavaliere medievale – dell'Italia del XIII secolo – interpretato da Sergio Sivori. è in una chiesa - l’abbazia S. Pietro a Tuscania -, appoggiato ad una colonna, gravemente ferito da un dardo, ha il volto coperto di sangue e respira con fatica. Vive la sua ultima ora di vita. Attraverso violenti flash back ripercorre i momenti salienti della sua vita: gli insegnamenti della madre, l’investitura di cavaliere, l’amore per una dama – che ha il volto anticonvenzionale della giovane Nadya Cazan – le crociate contro gli eretici Catari. Proprio il pietoso gesto del cavaliere nei confronti di una vecchia catara segna la fine del prode cavaliere che viene accusato di eresia, imprigionato, sottoposto alla Santa Inquisizione e costretto a scappare per poter aver salva la vita. Ormai non ha più difese. I ricordi si affastellano, invadono gli occhi del cavaliere, lo proiettano all’indietro e lo restituiscono dolorosamente al suo presente di uomo sconfitto, umiliato. La vita non può finire senza un ultimo gesto di coraggio, che lo renda fiero della propria vita, dei valori per cui ha combattuto. Raccoglie le ultime forze, impugna la spada e, col volto teso, si getta nella sua ultima battaglia prima di spirare… Non lo vediamo battersi, il suo volto è cristallizzato nel gesto finale, che negli ultimi secondi del film svela un successivo piano - che da un effetto "sorpresa", come accade per molti cortometraggi, ma che in questo caso non necessariamente disturba. Ambientazione, costumi, gesti concorrono a definire uno spazio narrativo ed emotivo lontano, sospeso, sebbene la fotografia a volte sembri non rispettare fino in fondo l’intenzione evocativa delle immagini. Il lavoro filologico è stato accurato ed ha coinvolto ogni aspetto, dai costumi alle location, agli oggetti (tranne una cesta da bucato sfuggita al controllo!) fino alle musiche che rispecchiano i moti interiori del cavaliere...».
Plot Summary, Synopsis, Review: IMDb: «Italy, XIII century: a wounded knight recalls the most important moments of his life before his enemies reach him to finish him off. His mother's death, his knight-wood, his wedding with the Lady Isabella, the crusade against the Cathars and the P rocess against his family are replayed in his mind one last time. But just when everything seems to be lost».