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La Fornarina
1943, regia di Enrico Guazzoni
Scheda: Nazione: Italia - Produzione: EIA ( Euro International Film), Cinecittà, Mediterranea Film - Distribuzione: EIA ( Euro International Film) - Soggetto: dall'omonimo romanzo di Tullio Gramantieri - Sceneggiatura: Alberto Casella, Tullo Gramantieri, Giorgio Pastina, Tomaso Smith - Fotografia: Giuseppe La Torre - Montaggio: Duilio A. Lucarelli - Scenografia: Virgilio Marchi - Costumi: Emma Calderini - Musiche: Ezio Carabella - Formato: B.N. - Durata: 96'.
Cast:
Lida Baarova, Annelise Uhlig, Walter Lazzaro, Nino Marchesini, Emilio Petacci, Luigi Pavese, Amalia Pellegrini, Vinicio Sofia, Cesare Fantoni, Ugo Sasso, Giorgio Costantini, Umberto Spadaro, Ciro Berardi, Aristide Garbini, Giovanni Onorato, Amilcare Pettinelli.
Trama e commenti: cinematografo.it - kataweb.it - mymovies.it - film.spettacolo.alice.it - film.tv.it - archivio.raiuno.rai.it - it.movies.yahoo.com - repubblica.it - giusepperausa.it: «Enrico Guazzoni, originario di Roma (n. 1876), dapprima scenografo, diviene regista intorno al 1910. Numerosissime le pellicole degli anni dieci; meno copiose quelle dei decenni successivi. La Fornarina (settembre 1944; 100 min.) è il suo ultimo lavoro: ispirato a un romanzo di Tullo Gramantieri il film, girato con ampi mezzi, rievoca la Roma di papa Giulio II e Leone X (nel periodo 1508-20) e le vicende amorose di Raffaello, conteso da tre donne: la popolana Margherita Luti (una sua modella) detta la Fornarina (Lida Baarova) poiché figlia di un fornaio di Trastevere e due nobildonne ovvero un’amante del passato e la fidanzata ufficiale. La prima delle due, la potente e gelosa duchessa Eleonora d’Este (Anneliese Uhlig), fa rapire la Fornarina da un assassino di cui facilita la fuga dal carcere; la donna, amata caldamente dal pittore, riesce però a sfuggire alla morte e rientra a Roma dove si ricongiunge a Raffaello. Poco dopo questi, a soli trentasette anni, muore (1520). La pellicola, tra le prime a comparire nella Roma degli alleati, è stato girata in precedenza. Sebbene la trama sia alquanto ovvia, nonché di pura fantasia quanto alla vicenda del sequestro, essa trova un valido contrappeso sia nell’ottimo senso figurativo di Guazzoni che ritrae dei veri e propri “affreschi viventi” la cui compostezza si ispira alla pittura rinascimentale e manierista, sia nel buon ritmo e nell’efficace recitazione delle due attrici “rivali”. Seguendo la moda instaurata dalla Cena delle beffe, Guazzoni inserisce un paio di nudi (uno di schiena, forse il primo nella cinematografia italiana sonora) volti a rendere lo spettacolo più “stupefacente”: anche attraverso queste pellicole “scandalose” il regime cerca di distrarre l’opinione pubblica dalle molteplici sciagure generate dallo stato di guerra. Come Dagli Appennini alle Ande e I pagliacci, il film di Guazzoni rende omaggio a un capitolo importante della storia dell’arte italiana, mostrando numerose tele del maestro di Perugia e rievocando con accettabile approssimazione il lavoro della sua bottega».
Plot Summary, Synopsis, Review: IMDb - cinefiches.com: «A Rome, Raphael devient l'amant d'une jeune et jolie femme du peuple "La Fornarina", qui lui sert de modèle pour un portrait. Une dame de l'aristocratie, jalouse, ordonne le rapt de la jeune femme. Après maintes recherches, l'artiste réussit à la retrouver, mais la santé de Raphael est fragile et il mourra rapidement...».