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Medioevo italiano. I film del 2004 - Filmografia sulla crisi dell'impero romano e l'età dei «barbari»


De Reditu (Il ritorno)

2004, regia di Claudio Bondì

   

Scheda: Nazione: Italia - Produzione: Misami Film, Nimar Studios - Distribuzione: Orango Film, Verdecchi Film - Soggetto (liberamente ispirato al De reditu suo (Il ritorno) di Claudio Rutilio Namaziano): Claudio Bondì, Alessandro Ricci - Sceneggiatura: Claudio Bondì, Alessandro Ricci - Fotografia: Marco Onorato - Montaggio: Roberto Schiavone - Art Direction: Marina Pinzuti Ansolini - Costumi: Stefania Svizzeretto - Musiche: Lamberto Macchi - Formato: Color - Durata: 100' (90').

Cast: Elia Schilton, Rodolfo Corsato, Romuald Andrzej Klos, Roberto Herlitzka, Caterina Deregibus, Roberto Accornero, Pier Francesco Poggi, Marco Beretta, Xhilda Lapardhaja, Paolo Lorimer, Giuliano Oppes, Emanuela Pacotto, Alessandro Pess, Alessandro Sestieri, Claudio Spadaro, Giovanni Visentin, Adriano Wajskol.


       


 

 

 

 

Trama e commenti: kataweb.it - Dizionario Farinotti - cinemavvenire.it - repubblica.it - filmitalia.org - spietati.it - filmfilm.it - filmagenda.it - lankelot.com:  «Suscita entusiasmo l’idea che il poemetto di Rutilio Namaziano, De reditu suo, sia argomento d’una riduzione cinematografica: deprime registrare l’indifferenza degli esercenti, della critica e degli spettatori italiani. Niente di imprevedibile nella nazione che idolatra bolse commediole piccolo borghesi e paga una bulimica dipendenza, oltranzista xenofila, dalla cinematografia hollywoodiana: però infastidisce dover penare per individuare una sala che proietti questo film, a pochi giorni dall’uscita. [...] Che il cinema italiano si interessi a un incompiuto poemetto latino del quinto secolo dopo Cristo è un miracolo. Che il film si riveli suggestivo e intelligente, e apprezzabile nella pure non sempre condivisibile, ma comunque coerente, interpretazione dell’opera di Rutilio, è ragione di lode e plauso. 

La trama: 410, la Città Eterna, rimasta inviolata per otto secoli, è presa e saccheggiata dai Goti di Alarico. 415 dopo Cristo. Claudio Rutilio Namaziano (Elia Schilton), già prefetto della città di Roma, deve abbandonare la capitale per tornare nelle sue terre, in Provenza, nel tentativo di organizzare un colpo di Stato che rivitalizzi l’Impero, avvilito e abbattuto dai nuovi micidiali nemici, le popolazioni barbariche e i cristiani. Ormai perfettamente integrati nel tessuto sociale e nel sistema statale, hanno sgretolato l’antica cultura, seppellito gli dèi e corroso le fondamenta dello spirito dello Stato. Rutilio è addolorato e ferito, ma non abbattuto: serve Roma, come suo padre, e non intende lasciarla, senza combattere, a chi già la sta facendo marcire. Così, congedatosi dagli amici (uno di loro lo tradirà poco dopo, rivelando lo scopo del suo viaggio) nei pressi di Porto e affrancata la servitù tutta, s’avvia in una missione disperata: risvegliare la dormiente dignità romana. Siamo in inverno: si parte per mare, perché la via Aurelia e le altre vie terrestri non sono più sicure né praticabili. Costeggiando la penisola, pronti ad adripare per evitare di cadere in balia delle tempeste e delle piogge, Rutilio e gli otto marinai del suo pilota (Romuald Klos), assoldati in una locanda, lentamente risalgono. Sono a bordo d’una cymba: una nave a vela, di circa dieci metri, adatta al piccolo cabotaggio.
[...]

Il taglio dato alla lettura dell’opera è discutibile.
De reditu suo non è il libro di viaggio di un politico che, nell’ombra, si dedica a tessere le fila di un colpo di stato: è il commovente canto di dolore di un uomo che torna nella sua terra, allontanandosi, forse per sempre, dall’Eterna che l’aveva adottato e onorato. [...] Interessante l’idea di far esprimere servi e marinai in una lingua inesistente: tra loro, questi ultimi sembrano adottare un pastiche “slavizzante”. Senza dubbio l’espediente serve a trasmettere, da un lato, l’incomunicabilità tra “il mondo di Rutilio” e l’alterità; dall’altro, però, si fatica a immaginare che all’epoca esistesse una koinè non latina così stravagante. [...] Sembra che nella versione inglese il film verrà doppiato da attori shakesperiani. È paradossale pensare che De Reditu, che doveva essere girato in latino, possa diventare un paradigma della decadenza del sistema per le culture anglosassoni e non per i neolatini italioti: è quel che accadrà».

Plot Summary, Synopsis, Review: twitchfilm.net - allmov.mtime.com - base.verycd.com - dbmov.com - IMDb: «De Reditu takes place in 415 AD- five years after the devestating sack of Rome by the Visigoths- and tells the true story of Claudio Rutilio Namaziano, the last great pagan poet of a declining Roman Empire. A nobleman frustrated by the dominance of Christianity (which he blames for Rome's troubles) and a failed love affair, Claudio embarks on a sea journey to his native Gaul in order to raise an army and bring glory back to the Empire».

Il sito del produttore

   

Conosciuto anche con i titoli: Il Ritorno; The Voyage Home.

   

   


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