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Lucrezia Borgia: una intervista impossibile di Maria Bellonci
2002, regia di Florestano Vancini
Scheda: Nazione: Italia - Produzione: Ferrara Arte Spa, World Video Production - Adattamento: Florestano Vancini - Fotografia: Riccardo Tonni - Coordinamento: Giovanni Lenzerini - Musiche: Benedetto Ghigli - Formato: Colore, cortometraggio - Durata: 42' (videocassetta VHS).
Cast: Caterina Vertova.
Il video: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-01f827d1-4d69-4b6d-9fec-5be7d523a062.html
Trama e commenti:
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nonsololink.com: «L'opera, diretta da
Florestano Vancini e prodotta da Ferrara Arte, è stata realizzata in occasione
della mostra "Lucrezia Borgia", visitabile dal 5 ottobre al 15 dicembre 2002
presso Palazzo Bonacossi di Ferrara, e rientra tra le prestigiose iniziative in
programma per le celebrazioni dell'Anno di Lucrezia Borgia, promosso dal Comune
di Ferrara. Il cortometraggio è concepito non come video di mostra, ma come
parte integrante della mostra stessa, ovvero come naturale completamento di un
percorso espositivo che, dopo aver proposto gli oggetti, i dipinti, i documenti
e le diverse testimonianze legate al personaggio storico, fa sì che il
visitatore si ritrovi a tu per tu con il volto e la voce di Lucrezia, grazie
anche all'interpretazione dell'attrice Caterina Vertova, intensa ma al tempo
stesso contenuta: è quest'ultima, nei panni di Lucrezia, a rispondere alle
domande di Maria Bellonci - la sua più nota biografa dei nostri tempi - presente
come voce fuori campo. è quindi
espressamente dichiarato il debito nei confronti dell'originale versione
radiofonica dell'intervista, a suo tempo trasmessa dalla RAI, nella quale la
stessa Maria Bellonci incalzava una Lucrezia impersonata da Anna Maria Guarnieri.
Per la disponibilità del testo originale, è stata fondamentale la collaborazione
della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci. Oltre a Lucrezia ed alla sua
illustre biografa, vi è una terza presenza che pervade il cortometraggio con la
sua malia tanto discreta quanto avvolgente: la città di Ferrara; la fotografia
di Riccardo Tonni interpreta con creatività una Ferrara che il regista Vancini
vuole ora rigorosamente rinascimentale, ora bonariamente contemporanea, ora
sospesa in quella dimensione a-temporale che è la dimensione del sentimento».